Le ruettes di Saint-Suliac Classificato come "I più bei villaggi di Francia
Ruettes de Saint-SuliacRuettes de Saint-Suliac
©Ruettes de Saint-Suliac|©AlexandreLamoureux

Passeggiata nel labirinto di ruettes a Saint-Suliac

Saint-Suliac si visita al meglio a piedi, girovagando per le stradine e i vicoli e scoprendo portali ad arco, finestre architravate e case con il tetto di paglia: tutte caratteristiche architettoniche che rendono il villaggio di Saint-Suliac così speciale!

Un passo indietro nel tempo del vostro viaggio a Saint-Suliac!

Perdetevi nel labirinto di uno dei villaggi più belli della Francia.

Viaggiare per St-Su!

A Saint-Suliac, lasciate il vostro cavallo, passeggiate tra le ruettes e godetevi la vista di questo villaggio dai molti panorami. Una visita a piedi è indispensabile per apprezzare appieno l’atmosfera di questo villaggio, classificato come uno dei “Borghi più belli di Francia” dal 1999.
Passeggiando tra le ruettes, l’armonia bucolica che emerge da queste vecchie pietre vi avvolge in un’atmosfera tra terra e mare! Ricco di leggende e segnato dal culto mariano, Saint-Suliac è un villaggio di ruettes, non di strade, vicoli, viali o boulevard. L’architettura specifica di questo villaggio, ci porta attraverso queste ruettes e ci invita a passeggiare.

Info cultura : Il nostro caro Victor Hugo, ha fatto riferimento alle ruettes anguste nel suo libro “L’homme qui rit” nel 1869.

La buona idea : perdetevi nel labirinto delle ruettes, un vero e proprio labirinto vi aspetta ma non preoccupatevi non incontrerete il Minotauro! Ma di sicuro incontrerete la Vergine.

Punto di partenza

La chiesa, una delle più antiche della Bretagna. Fu qui che il monaco gallese Suliau fondò la città nel VI secolo, nel 560. Una chiesa nel cuore del villaggio, circondata dall’antico cimitero e dal recinto parrocchiale. Fate una pausa all’interno della chiesa per ammirare le vetrate e le numerose opere dedicate al patrimonio marittimo. Vi colpirà una vetrata del 1908, che raffigura una processione di marinai in partenza per Terranova: i volti sono quelli di veri marinai di Suliaçais. È possibile visitare la tomba di Suliac, il monaco gallese, di cui un’iscrizione sul muro della chiesa indica l’esatta ubicazione.

Uscendo dalla chiesa, dirigetevi verso il recinto parrocchiale, dietro la chiesa, che vi condurrà alle case di Saint-Suliac; lungo il percorso queste case vi offrono una finestra con vista sulla Rance.

Panorama istantaneo

Seconda tappa, i piccoli pozzi

Prendendo la ruette des petits puits, vi precipiterete tra le mura e scoprirete il porto di Saint-Suliac, la vista sulla Rance.

Informazioni leggendarie: alla fine della strada un pozzo del XVII secolo, che ha dato il nome alla ruette. La leggenda narra che il pozzo era armato e dava accesso a un passaggio sotterraneo che conduceva alla chiesa e alle strade circostanti.

Terza tappa, il porto di Saint-Suliac

A sinistra, le attività sportive acquatiche e la strada per Mont-Garrot, mentre a destra si scorge l’oratorio della Vergine di Grainfollet e lo scalo di alaggio in lontananza. Il porto di Saint-Suliac è un punto di riferimento del villaggio. Sedersi sulle panchine e osservare la tranquillità della Rance e le piccole imbarcazioni in sosta è un’esperienza da non perdere.
Alcune delle piccole imbarcazioni fanno parte della storia marittima di Saint-Suliac, le Doris, che venivano utilizzate per la pesca del merluzzo. Con un equipaggio di 2 uomini, i dories venivano utilizzati per calare e sollevare le lenze. E ancora, la Chippe, una barca tradizionale utilizzata per la pesca delle anguille nell’estuario della Rance o sui banchi di sabbia di Dinard e Saint-Malo.

Informazioni locali: È possibile osservare la Chippe Maria, una replica di questa barca tradizionale nel porto di Saint-Suliac.

Panorama istantaneo

Quarta tappa, il culto mariano

Diversi luoghi dedicati al culto mariano sono notevoli a Saint-Suliac: la Vierge de la Bosse, le nicchie della Vergine sulle case e l’Oratoire de Grainfollet!
L’Oratoire de Grainfollet: Santuario dedicato alla Vergine Maria.

Info “Si dice”: Si dice che nel 1874 i pescatori in partenza per la campagna fecero un voto: se fossero tornati tutti sani e salvi, avrebbero costruito un santuario in onore della Vergine nel luogo in cui le loro mogli aspettavano l’arrivo delle barche. Ci vollero 20 anni prima che, nel 1894, finalmente tornassero tutti e mantenessero la promessa. Costruirono questo oratorio in quarzo del Mont-Garrot.

Oggi, ogni 15 agosto, si svolge una processione fino a Grainfollet.

Panorama istantaneo

Informazioni sulla preistoria: Sotto questo oratorio si trova un sito paleolitico che contiene più di 6.000 oggetti archeologici scolpiti. Ossa e denti testimoniano la presenza di mammut. Potreste incontrare Manny, il mammut dell’era glaciale.

Dall’Oratoire de Grainfollet, potete tornare al villaggio attraverso le ruettes, la vostra passeggiata vi porterà alla Vierge de la Bosse, conosciuta anche come la “Vergine dei Marinai” che ricorda la Vergine di Notre Dame de Lourdes, inaugurata nel 1908 e posta su un cumulo roccioso di quarzo del Mont-Garrot.

Ultima tappa, le case

Le più antiche risalgono al XVII secolo. I loro nomi, le porte d’ingresso arrotondate, le reti da pesca sulle facciate sono il segno della vita di paese e derivano dalle attività suliachine. Un villaggio di marinai, pescatori e contadini.

Vai a:

La Grande Ruchée, che prende il nome dal rumore provocato dai numerosi telai per la tessitura.
A Impasse des châteaux, un’antica porta dalla forma originale che facilitava il passaggio delle botti.
E rue des Besniers, il nome di un’antica fabbrica dove si tesseva il lino coltivato a Saint-Suliac.
Attenzione, non dimenticate di alzare lo sguardo per osservare le pietre scolpite, le testine agli angoli delle case.

L’anima di Saint-Suliac, è segnata dagli eventi. Saint-Suliac Autrefois, la festa di Doris, il mercatino di Natale, Saint-Suliac in pittura… Atmosfera da festa di paese garantita! Dove tradizione e folclore si fondono!

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