

Surya, un peschereccio multiuso di 12 metri, lascia il porto e si dirige a nord-ovest verso la baia di Saint-Brieuc e i suoi banchi di capesante, frequentati da 250 barche iscritte a questa campagna invernale. Due giorni alla settimana, il lunedì e il mercoledì, Till, lo skipper, e Briac, il suo marinaio, si incontrano sulle zone di pesca. All’uscita dal porto, Briac ha fissato metodicamente le due draghe laterali ai cavi, a loro volta collegati all’argano centrale. Questa mattina poche barche hanno affrontato il mare leggermente mosso e nella nostra scia alcuni Malouin stanno tagliando un sentiero, 2 ore e 30 per raggiungere la zona aperta alla pesca.
Le barche della baia di Saint-Brieuc sono già in zona e i Malouin si stanno disperdendo, ognuno osservando il percorso fatto dagli altri. Mentre Briac fuma un’ultima sigaretta e Till scruta la posizione delle imbarcazioni con il binocolo, a bordo della Surya la tensione sale dolcemente. L’equipaggio indossa le cerate e controlla le draghe per l’ultima volta.
Si fa appello a tutta la potenza del motore. I 300 cavalli entrano in azione in un lampo. Till, con un occhio alla mappa del PC e l’altro all’orizzonte, dà le sue istruzioni a Briac, che aziona il verricello.
I quasi 600 kg di conchiglie copriranno appena i costi. Ma non è il momento di fare i conti. Conchiglie e sassolini ricoprono il ponte, ora è il momento di fare la cernita. Dopo aver controllato le dimensioni, le conchiglie vengono messe in vasche e poi in sacchi. Inginocchiati sul ponte, i due marinai saranno impegnati per tutto il viaggio di ritorno, mentre io mi occuperò del pilota automatico fino al canale boe all’ingresso del porto di Saint-Malo. Ultima tappa sullo scalo di Dinan con la consegna delle preziose borse e rapidi scambi con le altre barche.
Ancora segnato dall’intensità del momento appena vissuto, sbarco e cammino goffamente. Rivivo la giornata guardando le foto scattate a bordo. Le mie gambe, invece, traballeranno fino a sera.
per scoprire i nostri tesori incontaminati!