La corsa contro il tempo Pescatori di capesante

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©hiroyoshi-urushima-OUzZopm4hvU-unsplash|©Smbmsm

Benvenuti a bordo di Surya, una barca per la pesca delle capesante con base a Saint-Malo che opera nella baia di Saint-Brieuc da ottobre a marzo.

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©ritratto Grégoire Choleau
Grigiore

Essendo una persona con cui è facile andare d'accordo, mi piace particolarmente conoscere nuove persone e scoprire le competenze della regione.

45 minuti per una noce molto pregiata ...

Lunedì alle 8 del mattino, al porto Bas-Sablons di Saint-Malo,

Surya, un peschereccio multiuso di 12 metri, lascia il porto e si dirige a nord-ovest verso la baia di Saint-Brieuc e i suoi banchi di capesante, frequentati da 250 barche iscritte a questa campagna invernale. Due giorni alla settimana, il lunedì e il mercoledì, Till, lo skipper, e Briac, il suo marinaio, si incontrano sulle zone di pesca. All’uscita dal porto, Briac ha fissato metodicamente le due draghe laterali ai cavi, a loro volta collegati all’argano centrale. Questa mattina poche barche hanno affrontato il mare leggermente mosso e nella nostra scia alcuni Malouin stanno tagliando un sentiero, 2 ore e 30 per raggiungere la zona aperta alla pesca.

Alle 10:00 lasciamo l’imponente sagoma di Cap Fréhel per portarci in porto sotto un sole splendente.

Le barche della baia di Saint-Brieuc sono già in zona e i Malouin si stanno disperdendo, ognuno osservando il percorso fatto dagli altri. Mentre Briac fuma un’ultima sigaretta e Till scruta la posizione delle imbarcazioni con il binocolo, a bordo della Surya la tensione sale dolcemente. L’equipaggio indossa le cerate e controlla le draghe per l’ultima volta. Alle 10.54, l’aereo degli Affari Marittimi viene annunciato sul VHF, un’ultima occhiata verso la costa per vedere: sfregamento vietato questa mattina!

La partenza dall'alto

11:00, la partenza:

Si fa appello a tutta la potenza del motore. I 300 cavalli entrano in azione in un lampo. Till, con un occhio alla mappa del PC e l’altro all’orizzonte, dà le sue istruzioni a Briac, che aziona il verricello. , una a 110 metri, l’altra a 90 metri, in modo che non si incrociassero. Dopo 10 minuti di dragaggio alla massima potenza, con occasionali scossoni che facevano oscillare la Surya e irrigidire al massimo i cavi tesi, le draghe furono riportate a bordo con un clangore metallico. Till lasciò la cabina e si precipitò verso le draghe per farle salire a bordo e aprire le loro bocche. Esse scaricano conchiglie, ciottoli e alcuni massi più grandi sul ponte prima di tornare immediatamente al loro lavoro di raccolta. Seguono altre due tirate con la stessa frenesia, sfruttando al massimo il tempo limite di 45 minuti.

11:50, la tensione si allenta e il momento del bilancio teorico fa scattare un piccolo broncio da parte di Till: va bene così!!!

I quasi 600 kg di conchiglie copriranno appena i costi. Ma non è il momento di fare i conti. Conchiglie e sassolini ricoprono il ponte, ora è il momento di fare la cernita. Dopo aver controllato le dimensioni, le conchiglie vengono messe in vasche e poi in sacchi. Inginocchiati sul ponte, i due marinai saranno impegnati per tutto il viaggio di ritorno, mentre io mi occuperò del pilota automatico fino al canale boe all’ingresso del porto di Saint-Malo. Ultima tappa sullo scalo di Dinan con la consegna delle preziose borse e rapidi scambi con le altre barche.

15:00, porto dei Bas-Sablons, Surya ha trovato il pontile.

Ancora segnato dall’intensità del momento appena vissuto, sbarco e cammino goffamente. Rivivo la giornata guardando le foto scattate a bordo. Le mie gambe, invece, traballeranno fino a sera.

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